Ventiquattro punti di vista, dichiaratamente innamorati. Quarantotto occhi, smaccatamente partigiani ma autentici nella purezza dello sguardo per restituire il riflesso di quanto contemplato. Un lavoro corale, che in un mondo dove anche la percezione di un luogo è drogata dalla rapidità del digitale o enfatizzata dagli abusati filtri dello storytelling, ha la forma e il profumo della carta.
È un racconto non asettico, più profondo delle informazioni spicciole eppure esaustivo che in 261 fresche di stampa tenta di restituire l’essenza di una città piccola e complessa – “alta e strana” secondo l’abusata ma calzante definizione data nel ‘300 nel “Dittamondo” da Fazio degli Uberti – eppure ancora capace di incuriosire i turisti distratti e affascinare i viaggiatori più attenti.
Subito dopo Natale e giusto in tempo per l’inizio della 26esima edizione di “Umbria Jazz Winter” è appena arrivata in libreria, la “Guida Sentimentale di Orvieto“, curata da Laura Ricci, scrittrice e viaggiatrice, e pubblicata da Vita Activa, qualificata casa editrice indipendente di Trieste che, per le guide sentimentali, ha creato la collana “Spazi” diretta da Helen Brunner e inaugurata da quella su Trieste … continua
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