Il testo letterario come creazione di qualcosa di estremamente personale da parte di chi legge, in grado di andare oltre lo strettamente fedele che si propone chi scrive. Lo teorizza Roland Barthes e lo mette in pratica con disinvoltura Carolyn G. Heilbrun mostrando come, a partire da un punto di vista femminista, sia possibile scrivere e leggere la vita e le opere di alcune scrittrici del passato mettendone in evidenza indipendenza, autonomia e originalità. È partendo da questi assunti che Laura Ricci – scrittrice, traduttrice, giornalista – nel nuovo libro “Sempre altrove fuggendo” edito da Vita Activa analizza le protagoniste di pagine contemporanee. “Di frontiera”, sia per la loro dislocazione geografica, sia per la loro disposizione psicologica. Sono, infatti, donne che attraversano territori, epoche e società in grande trasformazione politica e sociale, a contatto con diverse culture, costantemente impegnate nel loro progetto di realizzazione…continua
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