di DAVIDE POMPEI
La felicità è una piccola cosa. Precaria, forse, da mantenere. Ma facile, in fondo, da trovare. Almeno per chi possiede la leggerezza di restare bambino. Come una parabola laica, lo suggeriscono le parole di un formidabile musicista prestato, più volte, alla scrittura come Paolo Fresu che al nutrito elenco di libri pubblicati – su tutti, il recente “Poesie jazz per cuori curiosi” (Rizzoli, 2018) – aggiunge ora anche “La storia del sogno del piccolo Paulu che ha cambiato il mondo con le note”, una fiaba per i più piccoli che si affida, per la parte illustrata, alla colorata inventiva di Agnieszka Zawisza.
Il libro, pubblicato a novembre 2019 dalla casa editrice “Vita Activa” di Trieste, che tra le numerose collane ne ha una – Isole – dedicata alle narrazioni per ragazzi, sarà presentato martedì 31 dicembre alle 10 al Teatro del Carmine di Orvieto nell’ambito della prima edizione invernale di “Umbria Jazz 4 Kids“, il format jazz interamente dedicato ai più piccoli organizzato in collaborazione con Umbria Jazz Winter e con il patrocinio del Comune, dalla Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” e l’Unitre Orvieto, con una performance dal vivo e la presenza dei due autori.
Trombettista e flicornista, responsabile di importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, lui è un habitué della rassegna. Lei, invece, ha fatto della creazione per e con i bambini e del racconto con segno, colore, figure e storie, una professione, oltre che una passione. Parte tutto da uno spunto autobiografico e, con linguaggio semplice e accattivante, si racconta dell’infanzia soleggiata di un bambino trascorsa nel borgo sardo di Berchidda, che gli resterà sempre nel cuore, e nella campagna di Tucconi, tra cani, gatti, animali da cortile, frutta, ortaggi, amici e splendide gite al mare con i genitori.
E della scoperta della musica, ascoltata alla radio e dalla banda del paese. Note soffiate prima nell’armonica e poi, con lo studio, nella sua luccicante tromba. Come in una fiaba, il suo sogno si realizza girando il mondo e suonando per “i bambini di tutti i Paesi e di tutti i colori“. Grazie alle originali e vivaci illustrazioni di Aga – nata in Polonia, residente sulla Rupe – che arricchiscono a profusione le 34 pagine, ci si trova di fronte a un libro pensato per essere raccontato ai più piccoli e letto dai più grandi affinché “imparino, divertendosi, che i sogni si possono realizzare e che la musica è un linguaggio universale“.
Può, infatti, rivolgersi, senza problemi di comprensione, a varie e diverse culture. Un progetto allegro, istruttivo e colorato “dove – sottolinea Alexandra Zambà, direttrice della Collana Isole di Vita Activa – lo scritto e l’illustrazione hanno lo stesso peso”. “Il potere evocativo e concreto delle illustrazioni unite alle parole – afferma – rende il bambino un lettore attivo, il concatenarsi delle immagini e i brevi paragrafi della narrazione impegnano e sviluppano il suo mondo fantastico. I due creatori del libro sono ben consapevoli di quanto i bambini amino ascoltare vicende fiabesche.E seguire, parola dopo parola, passo dopo passo, la narrazione attraverso la visione di immagini dai colori sgargianti e dai tratti ben definiti. La storia si sviluppa lungo percorsi fantasiosi, con innesti di parole a immagini mai scontate, ed entrambe si rincorrono in un abbraccio giocoso e mai formale. Leggendo questo libro viene spontaneo chiedersi se viene prima la scrittura e poi l’immagine o viceversa, tanto sono coese nello sviluppo della storia e tanto evocative delle esperienze narrate e illustrate. Un’alleanza tra scrittore e illustratrice che quasi commuove.Il loro incontro è il connubio, la sintesi in un immaginario che mette in relazione le cose e dialoga vibrantamente con il bambino, stimolando il suo incontro con la lettura. Un coinvolgimento che avviene non solo attraverso i processi del pensiero verbale e del linguaggio simbolico, ma trasmettendo anche i modi di sentire, gli atteggiamenti e in sostanza le forme culturali tipiche di una società e la capacità di aprirsi verso culture altre”. In tempi affamati come quelli moderni, non servono allora metafore ma favole, come questa, da leggere insieme per far fiorire un sorriso in un mondo che può essere migliore.
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